2024 Pompei
"La nube si levava, non sapevamo con certezza da quale monte, poiché guardavamo da lontano; solo più tardi si ebbe la cognizione che il monte fu il Vesuvio. La sua forma era simile ad un pino più che a qualsiasi altro albero. Come da un tronco enorme la nube svettò nel cielo alto e si dilatava e quasi metteva rami. Credo, perché prima un vigoroso soffio d'aria, intatto, la spinse in su, poi, sminuito, l'abbandonò a se stessa o, anche perché il suo peso la vinse, la nube si estenuava in un ampio ombrello: a tratti riluceva d'immacolato biancore, a tratti appariva sporca, screziata di macchie secondo il prevalere della cenere o della terra che aveva sollevato con sé".
Plinio il Giovane
Al mattino del 25 agosto, Pompei fu investita da una colata di lava che ebbe un effetto devastante: la città fu ricoperta dalla lava e rimase sepolta sotto diversi metri di cenere. Gli abitanti di Pompei morirono, molti dei quali nel sonno e nel letto delle proprie abitazioni.
Ormai, dell’antica Pompei, ma anche delle vicine Ercolano, Oplonti e Stabia non restava più nulla, se non al di sotto di strati di cenere e lava.
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